Gli alberi
   
 
 
 
 
Gli alberi: ancora primi anni 70
 
 
L’immaginazione muove la mano dell’artista che, quando vive la sua storia pittorica dentro la natura, non può che subire il fascino della infinita varietà degli alberi che la popolano, e che certamente Lucatello legge come un fenomeno più inevitabile che accidentale. Alberi che sono tra i protagonisti della sua particolare visione: grossi e tozzi tronchi con la corteccia squamosa e coriacea, o fusti agili e svettanti che si accalcano in fitte macchie. La pittura è a volte densa, con sporgenze grumose, soprattutto dove l’aderenza alla realtà si fa più evidente; è invece sobria e asciutta quando la prospettiva si allontana cercando una sintesi. Ma l’intervento dell’uomo è costante e non sempre poetico.
Le sagome possono diventare orizzontali, magari per sostenere le viti, e poco per volta perderanno ogni tratto lirico, diventeranno freddi legni amputati e si faranno minacciosi come veri e propri ostacoli.
     
           
   

 


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