Damiani, 1988
Rassegna stampa
   
Il Friuli di Lucatello. Nell’opera di Albino Lucatello la magmaticità della natura non si propone con oggettivismo viscerale e organico come avviene, ad esempio, in un Morlotti. Rientra, invece, in una visione soggettiva che presuppone la partecipazione umana, come percezione o, meglio, come impulso vitalistico che fa della natura stessa la proiezione di una situazione esistenziale. Perciò Lucatello se tecnicamente riprende il discorso materico di un Fautrier o di un Wols e il gestualismo di un Pollock, dà ai dipinti una scansione espressionista sottesa dal sentimento. Lucatello, in sostanza, non dipinge la “storia della natura”, ma la storia dei sentimenti in relazione alla natura. La sensualità tonale derivatagli dalla formazione e cultura veneziana, a contatto con il Friuli, dove l’artista si era trasferito alla fine degli anni Cinquanta, si carica di corposità. Pur nella dilatazione astratta, del Friuli è resa l’interpretazione drammatizzata o liricizzata, e non già la congestione geologica divenuta essa stessa personaggio, come avveniva, ad esempio, nelle pagine finali del romanzo di Elio Bartolini “Chi abita la villa”.
Ad Albino Lucatello sono dedicate a Udine due mostre: alla Galleria d’arte moderna i dipinti dal ’64 all’84, anno della sua morte; al Centro friulano arti plastiche i disegni dal ’52. Ma è la rassegna alla Galleria d’arte moderna quella che dà la misura della personalità di Lucatello e del suo contributo, non sempre adeguatamente riconosciuto, all’arte italiana da un lato, veneta e friulana dall’altro. Nel panorama nazionale Lucatello, seppur sottovoce (il carattere lo portava a isolarsi da gruppi e consorterie), dimostra che in un’epoca nella quale la ricerca si orientava soprattutto verso esiti intellettualistici o “selvaggi”, si potevano introdurre le grandi esperienze dell’arte internazionale di gesto senza negare le ragioni profonde di una pittura umanistica capace di riaffermare la propria funzione. Nell’arte veneziana, facendo salvi i principi “atmosferici”, introdusse una forza morale e terragna. In Friuli dimostrò che era possibile esprimere le vene segrete, drammatiche o gioiose di una realtà collettiva sganciandosi completamente dal neorealismo e dalle sue derivazioni surreali, nonché dalla sublimazione dell’immagine della memoria, con un linguaggio vicino agli esiti dell’avanguardia d’oltreoceano impregnato di duri sapori agresti.
La mostra alla Galleria d’arte moderna è aperta sullo scalone, dal monumentale verticalismo di una tela appartenente al capitolo degli “Ostacoli” (1975). Sullo sfondo bianco si campiscono due blocchi neri raccordati da un forte segmento. Il riferimento immediato e superficiale va a Klein. Ma all’azionismo automatico di Klein, Lucatello oppone una volontà costruttiva che sottintende riflessione e presa di coscienza: l’emozione, insomma, filtrata attraverso la razionalità, risolta in equilibrio compositivo. L’atteggiamento resta costante nell’artista veneziano “di Tarcento”, anche quando egli sembra frantumare l’unità, della tessitura pittorica in un vermicolare di grumi cromatici strizzati sulla tela direttamente dal contenitore di segni e macchie intrecciate o sparse, che rivelano, invece, una severa e rigorosa calibratura. La sorpresa della mostra è offerta dal ciclo sulla catena montuosa dei Musi, cui Lucatello si dedicò nell’ultimo periodo. Sulla tela accartocciata e spiegazzata si allargano i grigi e le terre dei monti tarcentini, di fronte ai quali il pittore trascorreva ore in una sorta d’incantamento. Sono l’esaltazione di una materia aspra e frammentata, trasformata in luce.
Nella grafica vengono proposti i ritratti realistici a carboncino, volti sofferti di uomini e di donne: dalle mondine e dai carbonai degli anni Cinquanta alle vecchie profughe di Grado dopo il terremoto del Friuli. Rappresentano i nuclei tematici di quell’attenzione per le vicende dell’uomo, che nei dipinti si innerva nelle pieghe del paesaggio
 

da “Il Gazzettino” ,
15 giugno 1988

IL FRIULI DI LUCATELLO TRA STORIA E NATURA

di Licio Damiani

 

 


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